Tradizione, innovazione, recupero dei classici, contemporaneità. Queste ormai sono le parole chiave di oggi in gastronomia come in molti altri settori. C’è un grande ritorno al passato, alle ricette di una volta – quelle della nonna così come quelle della tradizione contadina. Un recupero di sapori antichi, semplici ma genuini. E noi siamo sempre alla ricerca di quei posti un po’ particolari, affascinanti e fuori dal tempo, dove oltre a mangiar bene, si respira la storia del posto stesso. Ecco, oggi voglio parlarvi di un posto proprio così. A pochi passi da Milano, in quel di Castellazzo de Barzi –
frazione di Robecco sul Naviglio, abbiamo, infatti, scoperto un ristorante che merita una cena, a partire già dalle vicissitudini storiche che ha dietro! Il ristorante Da Lucrezia è nato inizialmente come attività mista formata dall’osteria e dalla posteria, dove si vendevano pane, salumi, formaggi, carne, sali, ecc. Tutti rigorosamente prodotti in zona. L’insegna all’esterno recitava: Osteria con stallazzo. Era un’attività aperta da Lucrezia e Mario Oggioni nel 1959, due contadini locali, per onorare il desiderio del secondogenito Alfredo, prestinaio a Cassinetta di Lugagnano, morto nello stesso anno. Qualche anno dopo l’inizio dell’attività, mamma Lucrezia iniziò a proporre nei locali della vecchia osteria, le “merende” a base di pesciolini, rane, salame locale ecc., aggiungendo via via piatti delle ricette lombarde come il “risott cunt i fasò” e il risotto ai funghi e pasta di salame. Vedendo che le richieste aumentavano, la famiglia Oggioni decise di ristrutturare la vecchia posteria (che nel frattempo era stata dismessa) e creare un salone dove nel 1970 si iniziò l’attività di ristorazione e banqueting per feste e cerimonie.
L’attività oggi è gestita, con affabilità, passione ed entusiasmo, dai fratelli Savina e Alfredo (ultimogenito nato proprio nel 1959) Oggioni, che continuano a portare avanti la tradizione della cucina lombarda offrendo piatti classici rivisitati con cura e fantasia. “Io ho iniziato a lavorare in osteria già a 9 anni – ci ha raccontato Alfredo – quando i miei genitori mi hanno messo i piatti in mano per aiutarli nel servizio. Da allora – a parte le esperienze in importanti locali milanesi e americani (ndr) – con entusiasmo mi dedico a questo lavoro che comincia dalla selezione delle materie prime, come le carni, prediligendo prodotti rigorosamente locali (ovviamente a parte i fassoni). Sono il primo ad arrivare alle 6 di mattina e l’ultimo ad andare via!”.
Al ristorante Da Lucrezia abbiamo trovato un’ambiente familiare, intimo ma ricercato,
dove abbiamo assaggiato alcune delle loro rinomate specialità, come i Tortelloni alla Lucrezia: una ricetta povera nata perché all’epoca non c’era granché da mangiare e mamma Lucrezia decise di utilizzare gli spinaci nell’impasto della pasta per dare un po’ di colore; o i loro risotti. Tutti i primi sono fatti in casa, seguendo le ricette già usate da mamma Lucrezia, ma rivisitandole con un tocco creativo che le rinnova senza alterarle.
La carne qui è eccezionale, davvero da non perdere! A tutto ciò, nel menu, si aggiungono anche squisiti piatti che propongono con fantasia dell’ottimo pesce fresco.
Ad accompagnare ogni piatto una selezione di vini particolari. “Adoro scegliere case vinicole sconosciute – aggiunge Alfredo – che presentano particolarità e tipicità che altre grandi case non hanno.”
Un luogo incantevole che merita una cena. Un posto che appaga lo spirito e il palato!
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